Villa Lante



Ad una manciata di chilometri da Viterbo, percorrendo la vecchia statale che conduce ad Orte, si attraversa un piccolo paese, Bagnaia,
nota al mondo perchè è qui situata la Villa Lante.
Villa Lante è definita un pregiatissimo esempio di architettura cinquecentesca, arricchita dai meravigliosi giardini all'italiana.
Fu fatta costruire dal card. De Gambara su un probabile progetto del Vignola.

Il Giardino all'italiana


La Villa è attraversata longitudinalmente da un ruscello che sgorga in alto dalla roccia e segue il pendio del terreno, sfruttandone i dislivelli e raccordandoli con terrazze e fontane fino a terminare nel quadrato della fontana dei Mori.L'acqua scorre disegnando geometrie
sottolineate dalle siepi sempreverdi e da statue di peperino seguendo un percorso che crea bacini e giochi d’acqua particolari.

Il La Fontana dei Giganti


La straordinaria particolarità di Villa Lante è insita nella predominanza del giardino rispetto all'opera architettonica, infatti Fin dall’ingresso si abbraccia la vista dell’intero giardino. La residenza si sdoppia in due piccoli edifici gemelli, due palazzine simmetriche, a pianta quadrata che non interrompono il flusso d’acqua, elemento naturale e vero protagonista della Villa, che scende con impeto anche se incanalato tra le fauci di un gambero in peperino simbolo del cardinale Gambara o raccolto nella Fontana dei Giganti raffigurazione dell’Arno e del Tevere.

Il La Fontana del Quadrato ed i Quattro Mori



Nel progetto era prevista la costruzione delle due ville, ma solo una fu fatta costruire, nel 1566, dal card. Gambara. All'interno conserva
meravigliosi soffitti a cassettoni, stucchi ed affreschi pregiati, alcuni raffiguranti Villa D'Este, il Palazzo Farnese di Caprarola, il
Palazzo di Capodimonte e Villa Lante come era all'origine. L'altra villa, chiamata Palazzina Montalto, per il nome del cardinale che la fece costruire, venne terminata nel 1590 con affreschi di vari autori ed un importante soffitto a cassettoni decorato.

Il La Loggia delle Muse


L’architettura dei casini, costruiti asimmetricamente sul clivio alla fine di un terrazzamento all’interno di Villa Lante, risulta assai più elegante e semplice rispetto a Villa d’Este e palazzo Farnese di Caprarola,

Il la fontana del Pegaso


risentendo del modello bramantesco del Belvedere da cui Vignola trasse ispirazione, infatti pur riprendendo da Capararola,lasciò assai più
spazio al giardino che in Villa Lante svolge il ruolo di protagonista.