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Il Lago D'Averno, a cura di Rita Giorgi |
L'oracolo
Il Lago, circondato da un alone di mistero e sacralità divenne un vero e proprio luogo di culto, avvalorato dalla presenza di un oracolo, presieduto da Persefone, cui i pellegrini si rivolgevano dopo aver effettuato sacrifici di sangue. Lo stesso Annibale, nel 214 a.C., avrebbe visitato l’oracolo, ma pare che l’intento reale fosse quello di attaccare Puteoli. La celeberrima Eneide di Virgilio consacrerà definitivamente questi luoghi alla magia e al mistero, con la celebrazione del mitico oracolo della Sibila Cumana, sacerdotessa di Apollo, quando già ormai queste sensazioni, erano lontane nel tempo. Il lago cambiò la propria destinazione di luogo sacro e inavvicinabile quando i romani lo scelsero come zona d'appoggio per la flotta tirrenica: la sua posizione ben riparata, infatti, lo rendeva particolarmente adatto ad accogliere i cantieri navali. In reltà, infatti, la Grotta della Sibilla, fu realizzata per mettere in comunicazione le strutture dell’Averno con quelle del Lucrino (Portus Julius) creando, sotto il Monte delle Ginestre, un vero e proprio percorso per il rapido spostamento delle truppe.
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